Il consorzio La Mia Energia, che si occupa di smaltimento e riciclo moduli, ha sviluppato un impianto di riciclaggio denominato Photo Voltaic Panel Mobile Recycling Device (PV-MoReDe) in grado di recuperare fino al 99% delle materie prime utilizzate nella creazione dei moduli, inclusi vetro, silicio, rame e alluminio.
Il processo si diversifica dagli approcci convenzionali di riciclo pannelli perché utilizza una serie di passaggi meccanici brevettati. La Mia Energia dichiara che questa sua tecnica consente di riciclare ogni tipologia di pannello fotovoltaico in qualunque stato si trovi, anche se è rotto o sporco.
Prima dell’avvio del riciclo, i pannelli vengono posizionati su un macchinario che rimuove le cornici in alluminio e i cavi elettrici. I moduli sono poi posizionati su un pallet e movimentati tramite un robot fornito dalla società svizzera ABB. Questo robot porta i moduli in una sorta di taglierina che li divide in quadrati, pronti per il processo di riciclo.
La Mia Energia è in grado di riciclare un pannello in circa 40 secondi, a seconda della dimensione e delle condizioni. Il sistema può processare circa 1,2 tonnellate ogni ora. «Siamo anche in grado di separare PVC, silicio e rame. Il silicio recuperato è puro, con una gradazione tra il 45 e il 65%», spiega Mauro Zilio, titolare della società di riciclo Yousolar che fa parte del consorzio La Mia Energia.
Questo processo di riciclo può essere implementato su base fissa o mobile. In quest’ultimo caso, il macchinario viene posizionato e attivato all’interno di un container di 13 metri. Tuttavia anche la versione fissa può essere spostata in loco tramite container agganciati a camion.
«Oggi il 99% delle materie prime viene recuperato ed è possibile trattare fino a 800-1.000 pannelli ogni giorno», conclude Zilio. «Al contrario di ciò che sta accadendo altrove, questo impianto lavora solo per separazione meccanica, senza l’uso di calore o elementi chimici. Infatti non genera nemmeno polvere».