Sonnen ha aderito all’iniziativa di Corporate Social Responsability “Liter of Light”, promossa dall’omonima ONG e nata nel 2011 con l’obiettivo di portare l’illuminazione eco-sostenibile alle popolazioni in stato di povertà energetica. Vincenzo Ferreri, sonnen Country General manager Italia, è stato nominato European Ambassador dell’iniziativa.
“Liter Of Light At Night” nasce nel 2013 per rispondere allo stato di emergenza energetica in seguito al Tifone Haiyan (Yolanda) con l’obiettivo di creare, nei Paesi completamente privi di energia elettrica, un sistema di illuminazione ecosostenibile in cui bottiglie di plastica piene di acqua e candeggina riescono a riprodurre la luce solare, trasformandosi in vere e proprie fonti di illuminazione per paesi e baracche altrimenti avvolte dall’oscurità. Al pannello solare viene abbinata una batteria, in grado di immagazzinare l’energia generata attraverso la luce del sole durante il giorno, pronta a restituirla nelle ore notturne. «Il progetto “Liter of Light” mi ha affascinato fin dall’inizio» spiega Vincenzo Ferreri «e quando mi sono reso conto che il loro problema era una scarsa capacità di storage, non ho avuto nessuna esitazione: mi sono offerto di fornire loro il nostro aiuto. Quando si guasta un modulo batteria presente su campo, per i più disparati motivi, che spaziano da problemi di installazione a eventi di sovratensione locale, il modulo va cambiato per intero, anche se il problema interno è riferito solo ad una delle 256 celle presenti nel modulo. Questo significherebbe eliminare 255 celle sane, che invece ora possono essere messe a disposizione del progetto. Ad oggi abbiamo già fornito più di 1.500 celle».
La bontà del progetto però non si limita a questo. L’obiettivo della ONG è infatti anche quello di coinvolgere direttamente le popolazioni locali nella realizzazione del sistema di illuminazione, mettendole concretamente all’opera nei lavori di installazione, di saldatura e di manutenzione.
Un primo progetto è già stato completato da Solarplay, partner di Sonnen in Italia, e ha permesso di illuminare da zero un villaggio intero con oltre 800 persone che oggi hanno quindi luce anche la sera.