Alleanza per il Fotovoltaico in Italia, Legambiente Basilicata e Rete degli Studenti Medi della Basilicata hanno firmato il “Manifesto per le energie rinnovabili in Basilicata” all’interno del quale viene fatto un esplicito riferimento alla proposta di legge regionale sui limiti di capacità installabile per ogni impianto pari a 3 MWp.
Scopo principale del manifesto è sensibilizzare la società e le istituzioni sui vantaggi di natura economica, ambientale, etica ed occupazionale derivanti dalla transizione alle fonti di energie rinnovabili, con particolare riguardo al settore fotovoltaico.
In questo quadro, i soggetti firmatari del manifesto ritengono che la recente proposta di modifica alle norme in materia di energia e piano di indirizzo energetico ambientale regionale sia inadeguata e presenti diversi aspetti critici che, come si legge in una nota, “tendono a costruire una visione contraria allo sviluppo delle energie rinnovabili auspicato invece dalla legislazione europea e nazionale. Infatti, per continuare a percorrere virtuosamente la strada tracciata dalle fonti di energia rinnovabile, vi è l’urgenza di intervenire in maniera tempestiva sulle barriere normative e procedurali che rischiano di rallentare inesorabilmente la transizione energetica della Regione. D’altro canto, va garantita la piena trasparenza rispetto agli incentivi, alle autorizzazioni e alla identità dei soggetti a cui è consentito accedervi, in modo da evitare attività speculative e infiltrazioni criminali che annullerebbero il valore aggiunto apportato dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili”.
«Le fonti rinnovabili costituiscono un importante e imprescindibile volano di crescita per le economie locali, per quella lucana in particolare. Riteniamo fermamente che sia urgente intervenire a livello normativo nazionale e locale sullo snellimento degli iter autorizzativi e su una definizione chiara e precise delle aree idonee e non idonee», spiega Alessandro Ceschiat dell’Alleanza per il fotovoltaico in Italia. «In questo contesto normativamente ancora nebuloso, la recente proposta di modifica alle norme in materia di energia e piano di indirizzo energetico ambientale regionale sia totalmente inadeguata e presenti diversi aspetti critici che tendono a costruire una visione contraria allo sviluppo delle energie rinnovabili auspicato invece dalla legislazione europea e nazionale. In particolare, la limitazione di capacità installabile di 3 MWp per ogni singolo progetto inserita nella proposta di legge costituirà un evidente freno, forse definitivo, all’installazione di fonti rinnovabili nel territorio e alla possibilità di attrarre investimenti preziosi per l’economia lucana».
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