I costi di produzione di moduli fotovoltaici in Cina nel corso del 2023 hanno raggiunto livelli tanto bassi da essere considerati inavvicinabili dalla maggior parte dei mercati concorrenti. In media, il prezzo dei moduli lo scorso anno si è attestato a 0,15 dollari per watt. In Europa questo prezzo ha raggiunto 0,30 dollari per watt, ovvero il 100% in più rispetto al dato cinese.
È quanto emerge dal report “Not made in China: the US$ 6 trillion cost of shifting the world’s clean-tech manufacturing hub” di Wood Mackenzie. L’analisi vuole comprendere come sia possibile bilanciare l’aumento dei costi conseguente allo spostamento delle supply chain delle tecnologie green al di fuori della Cina.
Nel report si specifica come l’economia cinese sia dominante nei mercati di fotovoltaico, eolico, batterie e veicoli elettrici. “Capacità di produrre prodotti di alta qualità nella misura in cui il mercato ne ha bisogno e ai prezzi più competitivi. Se un mercato è in grado di fare questo, a parità di condizioni, tutti gli altri falliscono. E la Cina ha ampiamente raggiunto questo obiettivo in poco più di un decennio”, si legge nel report di Wood Mackenzie.
In tutte le tecnologie sopra citate, i produttori cinesi hanno raggiunto i costi più bassi, con prezzi inavvicinabili per i principali mercati concorrenti.
Per quanto riguarda il prezzo dei moduli fotovoltaici, come visto, il costo per watt di prodotti cinesi lo scorso anno era in media la metà di quello europeo. Era inoltre il 187% in meno rispetto a quello americano. Nel secondo mercato, alle spalle della Cina e rappresentato dai paesi del Sud-Est asiatico, il prezzo è stato pari a 0,24 dollari per watt. Ovvero il 60% in più rispetto al dato cinese.
In questo caso c’è però da notare che gli investimenti in quest’area sono guidati dai produttori cinesi, che rappresentano il 64% della capacità produttiva. Questi produttori si stanno diversificando al di fuori della Cina per mitigare i rischi posti dalle politiche globali volte a ridurre il peso del mercato cinese nel settore manifatturiero.
La Cina non sta vincendo solo sui costi della tecnologia ma anche sul fronte qualità, affidabilità e innovazione. I dati sulle prestazioni dimostrano che le turbine, i moduli fotovoltaici e le celle delle batterie prodotti in Cina hanno prestazioni pari a quelle degli operatori occidentali. Sul fronte innovazione, invece, il flusso scorre da est a ovest allineandosi con la migrazione degli investimenti in ricerca e sviluppo, della capacità produttiva e della qualità.