Moduli di importazione cinese, gli operatori europei chiedono la fine dei dazi

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La fine dei dazi sui moduli e le celle importati dalla Cina secondo molti operatori europei del fotovoltaico potrebbe portare ad una crescita dell’intera catena del valore del solare, inclusa la produzione di componenti e l’installazione di impianti. Da questa premessa si muove la richiesta di non rinnovare i dazi anti dumping e anti sovvenzioni e il meccanismo Minimum Import Price (MIP) per i prodotti cinesi, contenuta in una lettera inviata al commissario UE al Commercio Cecilia Malmström lo scorso 18 settembre e firmata dai rappresentanti di 21 associazioni europee di settore, tra le quali AssoRinnovabili.

Il prossimo 7 dicembre sono infatti in scadenza i dazi introdotti nel 2013. “Noi crediamo che maggiori vantaggi dal solare per i cittadini europei si possano ottenere dalla continua innovazione attraverso la ricerca e lo sviluppo. Questa dovrebbe essere incentrata su standard di qualità più elevati e da un alto livello di requisiti per prestazioni tecniche e ambientali per i prodotti solari e i sistemi installati in Europa”, si legge nel documento. Grazie alla rimozione del MIP e dei dazi, secondo le associazioni, si aiuterà il settore fotovoltaico europeo ad essere una componente chiave della fornitura di energia elettrica pulita in Europa e si favoriranno i consumatori nell’acquisto di prodotti di qualità a prezzi di mercato.

(sb)