Studiato un nuovo processo produttivo per mini moduli FV in perovskite con efficienza del 17,58%

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Alcuni scienziati del dipartimento dell’energia statunitense del Los Alamos National Laboratory e della National Taiwan University hanno sviluppato un nuovo processo produttivo di mini moduli solari in perovskite. Si pensa che questo processo possa agevolare la produzione su larga scala di pannelli di questo tipo.

La tecnica di produzione si basa su un metodo di rivestimento che utilizza sulfolano, un solvente industriale comunemente usato nella produzione di gas e nella raffinazione del petrolio. «Abbiamo introdotto il sulfolano come additivo per causare una nuova reazione e fornire elevata flessibilità alla creazione di strati cristallini di perovskite uniformi», hanno spiegato gli scienziati.

L’aggiunta del sulfolano, secondo i ricercatori, estende la finestra di elaborazione da 9 a 90 secondi formando strati cristallini e compatti su un’ampia area, che sono al contempo meno dipendenti dalle condizioni di produzione. «Ampliare la finestra di elaborazione è essenziale per arrivare a una produzione industriale di moduli in perovskite. Questo permette flessibilità di sviluppo su larga scala senza sacrificare le prestazioni del prodotto», ha aggiunto il co-autore della ricerca Hsinhan Tsai. La produzione su larga scala può trarre vantaggio dall’ampliata finestra di elaborazione che consente una maggior tolleranza in caso di errori di produzione e variazioni ambientali.

Con questa tecnica produttiva, il gruppo di scienziati ha realizzato un mini modulo con efficienza di conversione del 17,58% e un’area attiva di 36,6 centimetri quadrati.

Il processo di produzione è descritto nel report “A simple one-step method with wide processing window for high-quality perovskite mini-module fabrication” pubblicato su Joule a questo link

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