Nel primo semestre del 2023, il numero di impianti plug&play installati in Germania ha raggiunto le 230.000 unità (erano 137.000 a fine 2022). Sono le stime rese note dall’Agenzia federale tedesca di controllo delle reti.
“Tuttavia gli addetti ai lavori stimano che il numero effettivo, inclusi gli impianti non segnalati, potrebbe raggiungere le 800.000 unità“, si legge in una nota redatta dalla giornalista Sarah Hommel de Mendonça per Intersolar.
Occorre specificare che in Germania rientrano nella definizione plug&play quegli impianti fotovoltaici con una potenza nominale massima di 600 W, mentre in Italia, secondo quanto indicato da Arera, rientrano in questa categoria dispositivi con potenza nominale inferiore o uguale a 350 W.
I dati mostrano come il principale mercato europeo del fotovoltaico stia promuovendo l’uso del fotovoltaico da balcone. Quest’ultimo in Germania è acquistabile anche presso discount e catene di ferramenta.
Tra le motivazioni di questo successo spiccano gli incentivi all’acquisto dei sistemi plug and play. In particolare questi incentivi vanno dai 50 ai 1.450 euro per impianto a seconda del luogo di residenza.
Al momento non è prevista alcuna retribuzione per l’immissione in rete dell’elettricità non autoconsumata se ci si avvale della registrazione semplificata presso il gestore di rete e nel registro tedesco degli impianti dei settori energetici. Per ovviare al problema, il mercato offre sistemi di accumulo da balcone con capacità fino a 2,2 kWh.
In aggiunta, il governo tedesco sta lavorando a un pacchetto di misure per fotovoltaico denominato Solarpaket I. Tra le misure del pacchetto si trova la proposta di aumento della soglia di potenza dell’inverter a 800 W che potrebbe entrare in vigore a gennaio 2024.
