Le detrazioni fiscali al 50% e al 65%, ossia l’Ecobonus e il Bonus edilizia, saranno prorogate fino al 31 dicembre 2021 al fine di favorire “gli investimenti sul patrimonio edilizio anche per aumentare la resilienza e sostenibilità e sostenere la ripresa del settore delle costruzioni”. È quanto si evince dal Documento programmatico di bilancio 2021 (Dpb) che il Governo ha inviato alla Commissione Europea.
Nelle tabelle del testo non compare il Superbonus, che è già finanziato fino a dicembre 2021. Sulla sua possibile proroga sono arrivate rassicurazioni durante la conferenza stampa tenuta dal Governo lunedì 19 ottobre: stando a quanto dichiarato, questa proroga arriverà con i fondi del Recovery Plan. Sembrerebbe che la decisione sia già stata presa e che si tratti quindi solo di attendere l’allocazione delle risorse europee. I deputati del M5S delle commissioni Attività produttive e Ambiente hanno infatti sottolineato come il Superbonus al 110% sia rivoluzionario e sia impensabile non prolungarlo per almeno altri tre anni.
Entrando nello specifico, il Dpb elenca la proroga fino al 31 dicembre 2021 della detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio; della detrazione delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica con le stesse aliquote previste per il 2020 (50% per infissi, biomassa e schermature solari, 65% per le rimanenti tipologie); della detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per l’arredo di immobili ristrutturati; della detrazione con aliquota del 90% delle spese sostenute per le opere di rifacimento delle facciate degli edifici (Bonus facciate); della detrazione Irpef 36% delle spese sostenute per le opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili.
Il Dpb trasmesso alla Commissione Europea comprende le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del Governo, l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del programma nazionale di riforma e la manovra di finanza pubblica per il 2020 articolata per tipologia di intervento con relativo impatto finanziario in percentuale del PIL.
Per leggere il Dpb clicca qui