Risen Energy ha ridotto a meno di 7 milligrammi per watt l’utilizzo di argento nei suoi moduli fotovoltaici Hyper-Ion a eterogiunzione. Questo quantitativo è inferiore rispetto a quello utilizzato sia nei pannelli Perc (circa 7,82 milligrammi per watt) sia in quelli TopCon (circa 10,24 milligrammi per watt). Risulta inoltre essere anche uno dei quantitativi minori adottati nei moduli a eterogiunzione.
Questo risultato, insieme al recente conseguimento di tre certificazioni IEC ottenute da TÜV SÜD, dimostra l’evoluzione dei moduli Hyper-Ion HJT di Risen che diventano sempre più efficienti anche da un posto di vista economico.
Infatti il calo della produzione di argento a fronte di una crescita costante della domanda ha causato un incremento del suo prezzo. Nel 2023, secondo i dati di London Futures, esso si è aggirato intorno ai 25 dollari all’oncia, con picchi di 26,11 dollari all’oncia.
Il mercato fotovoltaico è attualmente il quarto consumatore di argento. Inoltre, all’interno di questo mercato il suo consumo è in costante aumento. Pertanto, la riduzione dell’uso di questo metallo nella produzione di moduli HJT è fondamentale per la riduzione dei costi.
Il taglio dei costi e il miglioramento dell’efficienza della tecnologia HJT sono un obiettivo chiave per Risen Energy. L’azienda prevede che i continui progressi nella tecnologia a basso contenuto di argento e in quella di interconnessione senza punti di saldatura Hyper-Link amplificheranno ulteriormente i vantaggi finanziari correlati alla produzione e alla logistica dei prodotti HJT.