SolarEdge: l’inverter TerraMax per impianti utility scale di piccola-media dimensione è ora disponibile in Italia

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SolarEdge lancia sul mercato italiano l’inverter TerraMax abbinato agli ottimizzatori di potenza H1300. La soluzione è pensata per installazioni utility scale di piccola e media taglia. Si adatta a impianti a terra situati su terreni irregolari come cave dismesse. Inoltre è utilizzabile per installazioni a duplice uso come il fotovoltaico galleggiante e l’agrivoltaico.

TerraMax combina i benefici della tecnologia Mlpe a caratteristiche di sicurezza e a una maggiore flessibilità di progettazione. Questo si traduce in una resa superiore dei moduli fotovoltaici, riuscendo a risolvere perdite di potenza dovute a fenomeni di disaccoppiamento o ombreggiamento.

La soluzione si accompagna alla nuova piattaforma SolarEdge ONE per il segmento commerciale e industriale. Questa piattaforma offre un monitoraggio di ultima concezione preciso e integra la gestione della flotta di veicoli elettrici. L’obiettivo è quello di ridurre interventi di manutenzione, prolungare la vita utile dell’impianto e ridurre i costi di manutenzione.

«Siamo lieti di portare i vantaggi dell’ottimizzazione di potenza e del monitoraggio ad alta risoluzione nel segmento utility italiano con l’introduzione del nostro nuovo inverter TerraMax ad alta potenza», commenta Christian Carraro, general manager Europa di SolarEdge. «Crediamo che la tecnologia di SolarEdge per l’ottimizzazione in corrente continua contribuirà a massimizzare il valore per gli investitori e gli EPC, ottimizzando i progetti fotovoltaici a terra e soprattutto le applicazioni più complesse come l’agrivoltaico, il fotovoltaico galleggiante e gli impianti su terreni irregolari».

La nuova soluzione per il segmento utility è progettata per aumentare la produzione di energia grazie a un’efficienza del 99%, al sovradimensionamento CC del 200% e al rettificatore PID notturno integrato. Il design supporta una lunghezza di stringa fino a 80 moduli, richiedendo complessivamente meno cablaggio e attrezzature, portando a una riduzione del BoS anche del 50%. Il pre-commissioning, inoltre, consente anche di convalidare i componenti e il cablaggio del sistema, prima della connessione in CA.