Al 31 ottobre 2020 si contavano in Italia ben 36.896 sistemi di storage abbinati a impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 170 MW e una capacità di accumulo di 267 MWh. Ad eccezione di un sistema di accumulo stand-alone, tutti gli altri dispositivi installati sono abbinati a impianti solari di taglia residenziale con potenza inferiore ai 10 kW.
Questi alcuni dei dati pubblicati da Anie Rinnovabili nella terza edizione del report “Osservatorio sistemi di accumulo” che, sulla base di un’elaborazione dei dati Terna, riporta i numeri delle installazioni di dispositivi per lo storage in Italia abbinati a impianti fotovoltaici.
Considerando solo i primi dieci mesi del 2020, nonostante il calo registrato a marzo e aprile attribuibile al rallentamento delle attività a causa del lockdown, sono stati installati 10.608 sistemi di storage, solo dieci unità in meno rispetto a quanto totalizzato in tutto il 2019.
I sistemi di accumulo più diffusi sono ancora una volta quelli al litio, che coprono il 96% del totale, seguiti dal piombo (4%). Inoltre, la quasi totalità (99%) dei sistemi di accumulo è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità inferiore o uguale ai 5 kWh (44%) e di quelli compresi nel range tra 5 kWh e 10 kWh (40%).
Per quanto riguarda la tipologia di configurazione, i sistemi di storage sono prevalentemente installati lato produzione in corrente continua (56%) che sta registrando una crescita negli ultimi anni per i sempre più frequenti interventi sugli impianti esistenti. Il 14% dei sistemi sono installati con configurazione lato produzione in corrente alternata e il 30% lato post-produzione.
La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (11.366 per una potenza di 47,2 MW e capacità di 78,9 MWh) seguita da Veneto (6.206 per una potenza di 28,1 MW e capacità di 47,7 MWh), da Emilia Romagna (3.847 sistemi per una potenza di 19,2 MW e capacità di 29.6 MWh), Piemonte (2.647 storage per 14,4 MW) e Lazio (con 2.014 storage per 9,2 MW).
