Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha autorizzato la realizzazione dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà le Marche e l’Abruzzo. L’opera, inserita tra gli interventi previsti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, rafforzerà lo scambio di energia nella parte centrale della Penisola. Risponderà inoltre alle esigenze di sicurezza e flessibilità del sistema elettrico nazionale e agli obiettivi di incremento di energia da fonti rinnovabili.
Il collegamento elettrico sarà costituito da due cavi sottomarini di circa 210 chilometri, posati a una profondità massima di 100 metri, e da due cavi terrestri di 40 chilometri. Le stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle esistenti stazioni elettriche di Cepagatti, in Abruzzo, e di Fano, nelle Marche. Il collegamento consentirà inoltre di incrementare di circa 1.000 MW la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese. Infine, abiliterà l’integrazione e il trasferimento dell’energia prodotta dagli impianti eolici e fotovoltaici del mezzogiorno verso i centri di consumo del nord.
«Siamo molto soddisfatti del via libera ottenuto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’Adriatic Link, una delle opere fondamentali del Piano di Sviluppo decennale di Terna», dichiara Giuseppina di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna. «L’infrastruttura, per la quale investiremo circa 1,3 miliardi di euro, aumenterà la sicurezza e la resilienza della rete elettrica di trasmissione nazionale e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, a conferma del ruolo dell’Italia di hub energetico europeo e del Mediterraneo».