L’Unione europea sta studiando la riduzione dell’Iva per i moduli fotovoltaici. Dopo circa tre anni di negoziato, infatti, gli Stati membri hanno raggiunto l’accordo con l’Ecofin sulle nuove regole per l’imposta sul valore aggiunto.
Secondo le nuove disposizioni, i Paesi dell’Unione potranno applicare un’aliquota Iva dallo 0 al 5% su alcuni beni e servizi per coprire i bisogni di base, tra cui anche alimenti, medicinali e prodotti farmaceutici.
Rientra nelle sette categorie anche l’installazione di moduli fotovoltaici per impianti di taglia residenziale e per edifici pubblici. Nell’elenco sono incluse anche le biciclette elettriche e i servizi di riciclaggio dei rifiuti. Inoltre, entro il primo gennaio 2030 saranno eliminate le aliquote ridotte sui combustibili fossili e su altri beni con un forte impatto in termini di emissioni di CO2.
Le norme aggiornate saranno ora trasmesse al Parlamento europeo per una consultazione. “È opportuno considerare anche i pannelli fotovoltaici”, spiega una nota del Consiglio europeo, “in linea con gli impegni ambientali dell’Unione europea e con gli obiettivi di decarbonizzazione. Per sostenere la transizione energetica e favorire l’autosufficienza è necessario favorire gli investimenti dei clienti finali”.